Nel gennaio 1958 l'allora Rettore Giulio Teoni sull'onda dell'entusiasmo creatosi attorno alla squadra di calcio della città che - dopo alcuni anni - poteva ricoprire un ruolo da protagonista nel campionato di serie C e che di li a poco conoscerà la prima promozione in serie B, propose al consiglio Direttivo del Quartiere di Porta Santo Spirito di istituire un premio per il giocatore dell'US Arezzo che si fosse distinto per il maggiore e il migliore rendimento sia dal lato tecnico che da quello agonistico. Per avere un'indicazione il più possibile obbiettiva, fu nominata una commissione di cinque membri esperti ed appassionati di calcio che, dopo ogni partita di campionato, furono chiamati ad esprimere un punteggio di merito da 1 a 10. Alla fine del torneo il calciatore che risultò vincitore fu il terzino Gianfranco Bozzao (passato successivamente alla Juventus) al quale fu assegnata una medaglia d'oro. Dall'anno seguente il riconoscimento fu sostituito con un trofeo in oro raffigurante il cavallino rampante stemma della città : per questo motivo il premio assunse il nome di "CAVALLINO D'ORO" .